Stare + gerundio

 

Questa forma si usa per indicare un’azione che avviene ora, nel momento in cui si parla, o in questo periodo di tempo.

Sto aspettando l’autobus. (ora, in questo momento)

Sto abitando in una casa molto carina. (adesso, in questo periodo)

 

Stare + gerundio

  • indica un’azione in svolgimento  e si usa quasi esclusivamente con il presente e l’imperfetto, raramente con il futuro semplice,  e mai con i tempi composti (passato prossimo, trapassati, futuro anteriore, ecc.) Es: Sta piovendo da questa mattina.       Stava piovendo dal giorno prima.
  • L’uso della forma stare + gerundio non è obbligatorio. Molto spesso è sostituita dal presente o dall’imperfetto.   Es. Sta piovendo da questa mattina. Piove da questa mattina.
  • si usa, quasi esclusivamente, con i verbi che esprimono un’azione, ma normalmente non con quelli di sentimento o opinione, essere, avere, i modali, ecc.  Es: Alessio sta mangiando il suo panino.

 

 

La forma

Si forma con il tempo del verbo stare necessario + il gerundio.

 

Il gerundio si forma cambiando la desinenza del verbo:

per i verbi in ARE in  ANDO: Andare- andando, Mangiare- mangiando, parlare- parlando

per i verbi in ERE in ENDO: ridere- ridendo, prendere -prendendo, scendere- scendendo

per i verbi in IRE in  ENDO: partire- partendo, dormire- dormendo, finire-  finendo

 

Il presente del verbo STARE

Io sto, tu stai, lui/lei sta, noi stiamo, voi state, loro stanno

 

PARLARE

LEGGERE

DORMIRE

Io sto parlando Io sto leggendo Io sto dormendo
Tu stai parlando Tu stai leggendo Tu stai dormendo
Lui/Lei sta parlando Lui/Lei sta leggendo Lui/Lei sta dormendo
Noi stiamo parlando Noi stiamo leggendo Noi stiamo dormendo
Voi state parlando Voi state leggendo Voi state dormendo
Loro stanno parlando Loro stanno leggendo Loro stanno dormendo

 

 Attenzione!

Ci sono dei gerundi non regolari, come: Fare- Facendo; Bere- Bevendo; Dire – Dicendo

 

 

Stampa: Stare + gerundio

I verbi riflessivi

 

In italiano molti verbi hanno anche una forma riflessiva.

Io lavo i piatti – Io mi lavo

Luca alza la serranda – Luca si alza dal letto

Ogni mattina mi alzo alle otto, mi lavo, faccio colazione ed esco.

 

Forma del verbo normale:

alzare, vedere, vestire

Forma del verbo riflessiva:

alzarsi, vedersi, vestirsi

 

Presente dei verbi riflessivi

ALZARSI

VEDERSI

VESTIRSI

Io mi alzo Io mi vedo Io mi vesto
Tu ti alzi Tu ti vedi Tu ti vesti
Lui/Lei si alza Lui/Lei si vede Lui/Lei si veste
Noi ci alziamo Noi ci vediamo Noi ci vestiamo
Voi vi alzate Voi vi vedete Voi vi vestite
Loro si alzano Loro si vedono Loro si vestono

 

I pronomi riflessivi: mi, ti, si, ci, vi, si, si mettono prima del verbo

Con i verbi modali ( dovere, potere, volere) i pronomi riflessivi possono andare prima del verbo o attaccarsi all’infinito del verbo.

Es: Domani mattina mi devo alzare alle 8. = Domani mattina devo alzarmi alle 8.

Domani mattina mi posso alzare alle 8. = Domani mattina posso alzarmi alle 8.

Domani mattina mi voglio alzare alle 8. = Domani mattina voglio alzarmi alle 8. 

 

Stampa: I verbi riflessivi

Aggettivi e pronomi possessivi

 

I possessivi si usano per indicare a chi appartiene una cosa.

La tua macchina è gialla.

I possessivi possono essere aggettivi o pronomi.

Aggettivi quando accompagnano un nome. Es. Il mio bicchiere, la tua penna, i suoi libri.

Pronomi quando sostituiscono il nome. Es: La tua macchina è gialla, la mia blu. (tua = aggettivo possessivo; mia = pronome perché sta al posto del nome macchina)

 

La forma

PERSONA singolare singolare plurale plurale
  MASCHILE FEMMINILE MASCHILE FEMMINILE
Io Mio Mia Miei Mie
Tu Tuo Tua Tuoi Tue
Lui/Lei Suo Sua Suoi Sue
Noi Nostro Nostra Nostri Nostre
Voi Vostro Vostra Vostri Vostre
Loro Loro Loro Loro Loro

 

Il tuo amico, la tua amica, i tuoi amici, le tue amiche.

 

Attenzione! L’uso dell’articolo davanti ai possessivi.

 

Quando si usa e quando non si usa.

L’articolo si mette sempre davanti ai:

  • pronomi possessivi. Es: Tua sorella si chiama Claudia, la mia Lorenza. Hai un ombrello? Prendi pure il mio.
  • aggettivi possessivi con i nomi NON di famiglia: Es. il tuo appartamento, i suoi capelli, la nostra macchina.

 

Con i nomi di famiglia

l’articolo si mette :

  • con un nome al plurale. Es: le mie sorelle, i tuoi fratelli, le vostre madri, i nostri cugini
  • con loro. ES: il loro padre, la loro mamma, i loro fratelli
  • con un nome alterato. Es: la mia sorellina, il nostro fratellino, la sua cuginetta.
  • con un nome modificato da aggettivo o specificazione. Es: la mia cara sorella, il mio fantastico papà

l’articolo non si mette:

  • con un nome singolare. Es: mia sorella, mio fratello, mio padre, mia madre, mio cugino, mio zio, mia nonna.

                              

 

Stampa: Aggettivi e pronomi possessivi

Gli aggettivi qualificativi

 

Gli aggettivi sono parole che si aggiungono al nome e ci forniscono informazioni sul nome e ne spiegano le qualità. Bello, buono, grande, piccolo, giovane sono aggettivi.

Un vestito nuovo. Un libro interessante. Una bella ragazza.

Gli aggettivi, come gli articoli e i nomi, possono essere singolare e plurale, maschili e femminili.

Concordano con il nome in genere e numero. Es: un albero grande, due alberi grandi.

Articolo

Nome

Aggettivo

Articolo

Nome

Aggettivo

Il

vestito

nuovo

I

vestiti

nuovi

maschile

maschile

maschile

maschile

maschile

maschile

singolare

singolare

singolare

plurale

Plurale

plurale

Articolo

Nome

Aggettivo

Articolo

Nome

Aggettivo

La

camicia

nuova

Le

camicie

nuove

femminile

femminile

femminile

femminile

femminile

femminile

singolare

singolare

singolare

plurale

plurale

plurale

 

La forma dell’aggettivo

Gli aggettivi si dividono in classi, a seconda della desinenza:

Maschile singolare

Femminile singolare

Maschile plurale

Femminile plurale

-o

-a

-i

-e

Nuovo

Nuova

Nuovi

nuove

-e

-e

-i

-i

Intelligente

Intelligente

Intelligenti

intelligenti

-a

-a

-i

-e

egoista

egoista

egoisti

egoiste

 

Ci sono degli aggettivi detti invariabili perché non cambiano, come rosa, lilla, viola.

Es: Ho comprato le tende rosa.

Restano invariati gli aggettivi composti dal nome di un colore + un nome: verde bottiglia, verde smeraldo, giallo ocra.

Es: Una ragazza con gli occhi verde smeraldo.

 

L’uso dell’aggettivo

Quando un aggettivo si riferisce a due o più nomi si mette al:

  • plurale maschile se i nomi sono maschili. Es: Un letto e un cuscino grandi
  • plurale femminile se i nomi sono femminili. Es: Una gonna e una giacca nuove
  • plurale maschile se c’è un nome maschile e uno femminile. Es: Un tavolo e una sedia nuovi

 

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Dovere, potere, volere

I verbi dovere, potere, volere sono chiamati verbi servili o modali.

Questi precedono un altro verbo all’infinito completandone il significato di necessità, possibilità e volontà.

Devo partire domani

Possiamo vederci lunedì

Marco vuole venire con noi

Fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito  conferiscono all’azione espressa dal predicato una specifica modalità.

 

Uso dei verbi dovere, potere, volere

Quando vuoi esprimere una possibilità devi utilizzare il verbo potere.

Es.: Puoi prendere il libro sul tavolo?

Quando vuoi esprimere una volontà devi utilizzare il verbo volere.

Es.: Io voglio fare un viaggio.

Quando vuoi esprimere una necessità devi utilizzare il verbo dovere.

Es.: Devo andare a lavoro domani

 

Attenzione!

Dovere, potere, volere sono verbi irregolari

 

DOVERE  
Io devo
Tu devi
Lui/Lei deve
Noi dobbiamo
Voi dovete
Loro devono

 

POTERE  
Io posso
Tu puoi
Lui/Lei può
Noi possiamo
Voi potete
Loro possono

 

VOLERE  
Io voglio
Tu vuoi
Lui/Lei vuole
Noi vogliamo
Voi volete
Loro vogliono

 

Il verbo VOLERE può essere seguito anche da un nome

Es: Vuoi una fetta di torta? No, voglio solo un bicchiere d’acqua. 

 

Esercizio:

Completa con il verbo servile appropriato.

Scusa, …………… prendermi la giacca?

 
 
 

Mi dispiace, noi stasera non ……………………… venire. Abbiamo un impegno.

 
 
 

Questa sera non esco, …………….. guardarmi un film in tv.

 
 
 

Mamma, ……………… usare la tua macchina?

 
 
 

Scusi, sa dove …………… trovare una banca?

 
 
 

Voi …………….. la pizza o il gelato?

 
 
 

Mi scusi, ……………. usare il bagno?

 
 
 

Tu ………….. arrivare puntuale a lavoro!

 
 
 

E’ tardi, ………………… andare a letto!

 
 
 

…………………. tornare a casa, mio padre mi sta aspettando.

 
 
 

Question 1 of 10

C’è, ci sono

Quando si esprime l’esistenza di qualcuno o qualcosa si utilizzano le forme:

  • c’è,  per il singolare: Es: c’è un tavolo
  • ci sono, per il plurale: Es: ci sono tre tavoli

In questa stanza c’è una finestra e ci sono quattro sedie.

 

C’è : un libro, un bambino, un cane, una penna

Ci sono: dei libri, due bambini, tre cani, tante penne

 

Esercizio

Completa le frasi scegliendo”c’è” o “ci sono”.

Please go to C’è, ci sono to view the test

No e Non

 

“Vuoi venire o no?”

“No, non voglio venire”.

“Perché non andiamo a mangiare una cosa in centro questa seta?”

“No, non mi va,  preferisco restare vicino casa. Non devi svegliarti presto anche tu domani mattina?”

“Non mi aspettavo tutta questa gente”!

 

La negazione  no riassume in sé tutto un discorso come il  affermativo, come alt!, come basta!

Quando diciamo: “Vuoi venire o no?” quel monosillabo no dichiara tutto, cioè racchiude l’intera frase = vuoi venire o non vuoi venire ?

La negazione  non, invece, non ha questo valore riassuntivo, ma è soltanto la premessa negativa di una frase che segue, nega quello che precede.

Non amo i gelati”.

 

Alla domanda “Vuoi venire?” non si può rispondere “Non

Ma possiamo rispondere con:

no, non voglio venire,

non voglio venire

no,  grazie

 

Non è un  avverbio di negazione ed è una parola molto frequente nel discorso.

  • serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo che precede (essere– non essereandare – non andarepiove – non pioveintelligente – non intelligente  
  • esprimere il concetto del diverso da quello della parola stessa

 

Vediamo un po’ di casi in cui si usa NON

  • Riferito a un verbo: 
  1. se il verbo è espresso, la negazione si mette prima della forma verbale:non voglionon vengo;non mangiamo carne
  2. se il verbo è accompagnato da una o più particelle pron. o avv., queste si collocano generalmente tra il non e il verbo:non lo faccionon ci vadonon te lo diconon ti muovere

 

  • In appoggio ad altri pronomi o avverbi, o come rafforzativo di un pronome (o aggettivo) negativo: non c’è alcun dubbionon ce ne sono piùnon c’era nessuno
  • Spesso, anche se preposto a un sostantivo, pronome, aggettivo, avverbio, si riferisce in realtà a un verbo, sottinteso o precedentemente espresso: è Carlonon è Giovanni che ha suonato alla porta ; sarà belloma non simpatico non domanistasera!
  • È di uso frequente nella contrapposizione di due proposizioni, premesso alla prima: non è intelligentema è studiosonon è belloma neanche brutto
  •  In interrogazioni, per lo più retoriche, che aspettano risposta affermativa: non hai detto che partivi stasera?chi non gli avrebbe creduto?
  • Si può trovare davanti a  un sostantivo,  aggettivo, verbo, ecc., con la funzione di negare il valore dell’elemento a cui si premette: concorso per non  laureati; per motivi non specificati; pregare qualcuno di non andarsene

 

Espressioni con NON

Non c’è di che = formula di cortesia che si usa come risposta a chi ringrazia o si scusa, vuol dire  di niente, di nulla,  prego

Non del tutto (o non completamente) = Es:  essere non del tutto sicuro = sicuro solo in parte

Non proprio = non completamente, del tutto, interamente, totalmente.

Non vedente = ceco

Non udente =  sordo

Non violenza = atteggiamento di chi rifiuta la violenza

Non-stop = senza interruzione, senza sosta, continuativo

Non credente = che non segue e professa nessuna religione

Non voto = coloro che non partecipano alla vita politica di un paese

 

 

 

 

I colori

I colori indicano una qualità di un oggetto, ci danno un’informazione circa l’oggetto e per tale motivo rientrano negli aggettivi qualificativi. Concordano in genere e numero con il nome al quale si riferiscono:

Es: una macchina nera / Due macchine nere

Un tavolo rosso/ Due tavoli rossi

 

A differenza dell’inglese il colore segue solitamente il nome:

Indosso una camicia grigia e dei pantaloni blu 

 

La maggior parte dei colori posso essere classificati come:

  • aggettivi in -o (a 4 uscite). Es: bianco/ bianca/ bianchi/ bianche
  • aggettivi in -e  (a 2 uscite, una per il singolare ed una per il plurale): Es: marrone/marroni
  • invariati nel genere e nel numero: Es: Blu

 

COLORI IN -O
Bianco/a White
Nero/a Black
Rosso/a Red
Giallo/a Yellow
Azzurro/a Azure
COLORI IN –E  
Verde /i Green
Arancione/i Orange
Marrone/i Brown
Celeste/i Light blue
INVARIABILI  
Rosa Pink
Viola violet
Blu blue

 

Per sapere il colore di qualcosa diciamo:

per il singolare: Di che colore è …?

per il plurale: Di che colore sono …?

Di che colore è il tuo nuovo vestito? E le scarpe di che colore sono?

 

Quando è preceduto dall’articolo determinativo maschile, l’aggettivo indica il nome del colore:

Il viola porta sfortuna

Il mio colore preferito è il verde.

Il bianco comprende tutti i colori.

 

Per esprimere le tonalità dei colori si usano gli aggettivi chiaro (light) scuro (dark), dopo il nome del colore e sempre al maschile!

rosa chiaro/rosa scuro; verde chiaro/verde scuro

Spesso si usano altri aggettivi o a nomi per esprimere le diverse sfumature di un colore:

rosso ciliegia -> rosso molto vivo, brillante, come quello delle ciliege
giallo limone -> giallo molto vivo, brillante, come quello dei limoni
verde militare -> verde scuro, un po’ spento, come quello delle divise dei soldati italiani
verde/giallo/rosa/celeste pastello -> colori chiari e opachi

 

Curiosità !

Quando la televisione, un film o una fotografia, non è “a colori”, in italiano si dice che è “in bianco e nero“, invece che “nero e bianco” come in inglese.

 

Modi di dire con i colori

Diventare di tutti i colori = To show deep  embarrassment

Quando mi ha fatto quella domanda sono diventata di tutti i colori!
When he asked me that question I blushed!

Dirne/farne/vederne di tutti i colori = to say / do / see all kinds of  wild preposterous thing

A quella festa ne ho viste di tutti i colori!
I saw all kind of outrageous things in that party!

Essere al verde = To be broke

Puoi offrirmi tu una birra? sono al verde!
Can you buy me a beer? I am broke!

Essere nero = To be in a black mood, to be gloomy

Ho visto Andrea. Era nero: ha persole chiavi di casa!
I saw Andrea. He was gloomy: he lost the keys of his place!

Mettere nero su bianco: to put something down in black and white

Per evitare problemi è meglio mettere tutto nero su bianco
In order to avoid problems, it is better to put everything down in black and white.

 

Stampa: I COLORI

Attività: canzoni e il presente indicativo

Nel blu dipinto di blu (Volare),  Domenico Modugno

Domenico Modugno è stato un cantautore, chitarrista, attore, regista e uomo politico italiano.

E’ considerato il padre dei cantautori italiani.

La canzone Nel Blu dipinto di blu, chiamata poi Volare, ha vinto l’edizione del Festival di Sanremo nel 1958 ed è, ancora oggi, una delle canzoni italiane più conosciute.

Nel blu dipinto di blu (Volare)

 

 

Esercizio 1:

Trova, all’interno del testo, i verbi all’infinito e quelli e al presente indicativo.

 

Penso che un sogno cosi
Non ritorni mai piu’
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d’improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassu’
E volavo volavo felice
Piu’ in alto del sole ed ancora piu’su
Mentre il mondo pian piano
Spariva lontano laggiu’
Una musica dolce suonava soltanto per me
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassu’
Ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perche’
Quando tramonta la luna li porta con se
Ma io continuo a sognare
Negli occhi tuoi belli
Che sono blu come un cielo
Trapunto di stelle
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiu’
E continuo a volare felice
Piu’ in alto del sole ed ancora piu’su
Mentre il mondo pian piano scompare
Negli occhi tuoi blu
La tua voce è una musica
Dolce che suona per me
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiu’
Nel blu degli occhi tuoi blu
Felice di stare quaggiu’
Con te
Con te

 

 

Con le mani, Zucchero

Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari, è un cantautore e musicista italiano. Ha venduto moltissimi dischi ed ha collaborato con numerosi artisti nazionali ed internazionali.

La canzone Con le mani è uscita nell’album Blue’s nel 1987.

 

Esercizio 2:

Ascolta la canzone e prova poi ad inserire i verbi mancanti. Qui trovi i verbi all’infinito, coniugali al presente e inseriscili nel testo.

Usare,  pregar,  sentire, potere, accarezzare,  aprire, sbucciare, provare.

Con le mani …………………..
Le cipolle
Me le …………………… addosso
Sulla pelle

E …………………..il gatto
Con le mani
Con le mani tu …………….
Dire di si
Far provare nuove sensazioni
Farsi trasportare dalle emozioni!

È un incontro di mani
Questo amore
Con le mani se vuoi puoi
Dirmi di si

Le tue mani così all’improvviso

Le tue mani così all’improvviso

Si sono fatte strada
Fuori e dentro di me.

Con le mani ……………..
Il Signore
Guarda un pó più in basso
Guardami
……………..le finestre
Con le mani
Con le mani se vuoi
Puoi dirmi di si

E ………………….nuove sensazioni
Farti trasportare dalle emozioni!

È un incontro di mani
Questo amore.
………………… le tue mani su di me.

Le tue mani così all’improvviso

Le tue mani così all’improvviso
Si sono fatte strada
Fuori e dentro di me.

 

E penso a te, Lucio Battisti

Lucio Battisti è stato un cantautore, compositore, produttore e poilistrumentista. Tra i più grandi, influenti e innovativi cantanti italiani di sempre, è considerato una delle massime personalità nella storia della musica leggera italiana sia come autore ed interprete della propria musica, sia come autore per altri artisti.

 

 

Esercizio 3:

Ascolta la canzone e prova poi ad inserire i verbi mancanti. Qui trovi i verbi all’infinito, coniugali al presente e inseriscili nel testo.

Essere(2), accompagnare, dormire, lavorare, pensare, chiudere, fare, telefonare, stare, andare, sorridere, tornare.

 

Io …………….e penso a te
………………a casa e penso a te
le ……………..e intanto penso a te
Come…………………? E penso a te
Dove………………..? E penso a te
Le …………………abbasso gli occhi e …………………..a te
Non so con chi adesso ……………….
non so che cosa……………
ma so di certo a cosa stai pensando
è troppo grande la città
per due che come noi
non sperano però si stan cercando cercando
Scusa è tardi e penso a te
ti ………………….e penso a te
non son stato divertente e penso a te
………………….. al buio e penso a te
……………………….gli occhi e penso a te
io non …………………e penso a te

Il presente indicativo

 

Il presente è un tempo del modo indicativo che indica:

  • un’azione che avviene in questo momento, ora: Es:  Anna mangia la pizza
  • un’azione, un fatto abituale: Es: Anna lavora dal lunedì al venerdì

 

Come si forma il presente?

Per ogni coniugazione o gruppo dei verbi ( ARE- ERE- IRE) ci sono delle desinenze che si uniscono alla radice del verbo

Prima coniugazione, verbi in –ARE

Abitare

  Abit are  
IO abit -o Io abito
TU abit -i Tu abiti
LUI/LEI abit -a Lui abita
NOI abit -iamo Noi abitiamo
VOI abit -ate Voi abitate
LORO abit -ano Loro abitano

 

Seconda coniugazione verbi in –ERE

Scrivere

  Scriv ere  
IO scriv -o Io scrivo
TU scriv -i Tu scrivi
LUI/LEI scriv -e Lui scrive
NOI scriv -iamo Noi scriviamo
VOI scriv -ete Voi scrivete
LORO scriv -ono Loro scrivono

 

Terza coniugazione verbi in –IRE

Partire

  Part ire  
IO part -o Io parto
TU part -i Tu parti
LUI/LEI part -e Lui parte
NOI part -iamo Noi partiamo
VOI part -ite Voi partite
LORO part -ono Loro partono

 

Ci sono tanti verbi irregolari che non seguono gli schemi sopra riportati.

Alcuni esempi:

AVERE ESSERE FARE DARE ANDARE
Io hoTu haiLui/Lei haNoi abbiamo

Voi avete

Loro hanno

Io sonoTu seiLui/Lei èNoi siamo

Voi siete

Loro sono

Io faccioTu faiLui/Lei faNoi facciamo

Voi fate

Loro fanno

Io doTu daiLui/Lei dàNoi diamo

Voi date

Loro danno

Io vadoTu vaiLui/Lei vaNoi andiamo

Voi andate

Loro vanno

STARE SAPERE VOLERE DOVERE POTERE
Io stoTu staiLui/Lei staNoi stiamo

Voi state

Loro stanno

Io soTu saiLui/Lei saNoi sappiamo

Voi sapete

Loro sanno

Io voglioTu vuoiLui/Lei vuoleNoi vogliamo

Voi volete

Loro vogliono

Io devoTu deviLui/Lei deveNoi dobbiamo

Voi dovete

Loro devono

Io possoTu puoiLui/Lei puòNoi possiamo

Voi potete

Loro possono

DIRE CAPIRE VENIRE USCIRE SALIRE
Io dicoTu diciLui/Lei diceNoi diciamo

Voi dite

Loro dicono

Io capiscoTu capisciLui/Lei capisceNoi capiamo

Voi capite

Loro capiscono

Io vengoTu vieniLui/Lei vieneNoi veniamo

Voi venite

Loro vengono

Io escoTu esciLui/Lei esceNoi usciamo

Voi uscite

Loro escono

Io salgoTu saliLui/Lei saleNoi saliamo

Voi salite

Loro salgono

 

Si coniugano come CAPIRE altri verbi come: FINIRE, COSTRUIRE, PULIRE. 

 

Stampa: Il presente indicativo

 

Esercizi con il presente e le canzoni